Tuesday, May 18, 2010

STTL



parliamo, per piacere, dei piaceri della vita, per una volta (ho detto
alla moglie di Van Rossum, lunedì verso le 11): (che una tedesca di Monaco,
proprio, sotto i 30, credo, bianca di pelle come un bianco d'uovo): e il primo
piacere è chiavare, certo: e poi, per me, dormire nel sole (come dormivo adesso,
le ho detto, prima che arrivasse lei: a torso nudo come mi vede, e a piedi
nudi,ecc.): e il terzo è bere vino (francese, possibilmente, come quello
che abbiamo bevuto sabato con Berio, e anche venerdì, a Rotterdam e qui):
(e ho concluso che il paradiso è chiavare nel sole, forse, pieni di Saint-Emilion):



 

Wednesday, May 12, 2010

coccobello


100 gr cocco grattugiato 
100 gr zucchero semolato
2 chiare d'uovo
semi di mezzo baccello di vaniglia

Mescolare tutti gli ingredienti in una ciotola, lasciare riposare 15 minuti almeno e poi formare dei piccoli coni. La forma è tutto: più appuntiti e verticali sono, meglio è. In cottura tendono a "sedersi" e allargarsi, prevedere quindi un po' di spazio tra un cono e l'altro nella teglia di cottura.
Cuocere in forno a temperatura bassa (solo la punta deve dorarsi). Fare raffreddare completamente prima di staccarli dalla teglia. 
Per chi sa aspettare: sono migliori il giorno dopo.

Monday, May 3, 2010

lunare

fonte:  http://kelsocartography.com/


...hai più pensato a quel progetto
di esportare la piadina romagnola?


Facciamo dopo il diploma?
Samuele Bersani, Freak, 1995

piada quasi romagnola 
500 gr farina
50 gr strutto
1 cucchiaino di sale fine
un pizzico di bicarbonato
acqua o latte per impastare (200 ml, un bicchiere circa)

per 8-10 piade oppure 8 cassoni ripieni

Si procede come per la sfoglia, con tagliere e mattarello. 
Sul tagliere versare la farina, nel cratere nel mezzo della farina mettere strutto, sale, bicarbonato e un poco di liquido (acqua o latte). Impastare bene, aggiungendo i liquidi con cautela, fino ad ottenere un impasto sodo. Far riposare l'impasto raccolto "a palla" per un paio d'ore coperto da un burazzo (canovaccio - ben pulito e privo di odori), oppure surgelare per futuri convivii. 
Dividere l'impasto in una decina di palline, da stendersi con il mattarello e con l'ausilio di un po' di farina. Lo spessore dovrebbe essere di circa 3-4 mm, la forma circolare: la piada è  un fatto poetico e la sua rotondità imperfetta.
Scaldare il testo (oppure una pentola antiaderente con il fondo pesante, pulitissima e non unta).
Appoggiare sul testo la piada, ruotandola con i polpastrelli. Forare le bolle che si formano in cottura con una forchetta. Cuocere un paio di minuti per lato, fino ad ottenere una superficie simile a quella dell'immagine, pallida luna costellata di crateri dorati.
Se si desidera una piadina sottile, non lesinare sui grassi e ridurre i tempi di cottura.
La piada era pane della povertà: io fatico a immaginarla senza strutto. Se il medico e il senso di colpa incombono, ricorrere all'olio extravergine d'oliva.

god bless bananas


Andy Warhol, Banana, 1967

banana nut bread

1 tazza di zucchero (scarsa)
un pizzico di sale fino
2 uova
1/2 tazza di burro ammorbidito a temperatura ambiente
2 banane molto mature
2 1/2 tazze di farina
6 cucchiai di yoghurt bianco (in alternativa usare latte)
4 cucchiaini di lievito per dolci
1/2 tazza di noci tritate

Per le proporzioni si intendono tazze (cup) americane. Gettare nell'ordine sopra indicato tutti gli ingredienti nel mixer, amalgamando prima uova e zucchero, poi man mano gli altri ingredienti.In ultimo aggiungere il lievito. Con una spatola incorporare le noci tritate (senza azionare il mixer).
Versare il composto (che deve risultare fluido - "a nastro" sul cucchiaio) in due teglie da plum cake precedentemente imburrate e cosparse di farina di mais grossa o pangrattato.
Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 30 minuti circa.

Eat slowly and see.